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Diritto all’alloggio nel Cantone di Basilea Città

La Costituzione del Cantone di Basilea Città garantisce il diritto all’alloggio dal 2020. Essa prevede inoltre l’obbligo per il Cantone di adottare le misure necessarie per assicurarne l’implementazione (art. 11 cpv. 2 lett. c Cost./BS).
Basilea Città dà così concreta attuazione al diritto all’alloggio previsto dal Patto ONU I (art. 11 cpv. 1) e concretizzato nel Commento generale n. 4.
Storia
Di fronte all’aumento delle persone senza fissa dimora e al costante incremento degli affitti, l’associazione «Schwarzer Peter» ha presentato nel 2014 una petizione per sollecitare l’adozione di misure efficaci contro la carenza di alloggi nel Cantone di Basilea Città.
Nel 2016, l’associazione «Diritto all’alloggio» ha lanciato un’iniziativa popolare cantonale omonima, accolta dalla popolazione nel 2018. Il diritto all’alloggio, insieme all’obbligo di adottare misure di attuazione, è stato così inserito nella Costituzione cantonale.
Effetti nella vita quotidiana
Per attuare l’iniziativa «Diritto all’alloggio», nel 2020 il Consiglio di Stato ha presentato un pacchetto di misure. La quota di abitazioni cooperative, di alloggi accessibili gestiti da enti pubblici e di alloggi della fondazione Wohnraum Basel, dovrebbe passare dal 13,5 % al 25 % entro il 2050. In particolare, un programma edilizio su larga scala prevede la realizzazione di 1’000 nuovi alloggi comunali a prezzi accessibili.
Secondo la Cancelleria di Stato di Basilea Città, la nuova fondazione Wohnraum Basel gestisce attualmente oltre 130 alloggi a prezzo contenuto. Inoltre, sono stati realizzati 90 dei 1’000 alloggi previsti dal programma edilizio. Il numero di abitazioni cooperative è aumentato di 500 unità. Inoltre, in collaborazione con l’Esercito della Salvezza, è stato avviato il progetto «Housing First», che offre a persone senza fissa dimora un appartamento in affitto a tempo indeterminato, fornendo così una base stabile per superare in modo sostenibile situazioni di disagio. Finora, circa 30 persone hanno potuto beneficiare di questo progetto. Nonostante questi progressi, la Cancelleria considera «ambizioso» il raggiungimento degli obiettivi fissati per il 2050.
Manuela Jeker e Lyn Huber, operatrici di strada e co-direttrici dell’associazione «Schwarzer Peter», analizzano lo sviluppo in modo critico. A giudicare dal numero ancora elevato di persone che indicano l’indirizzo dell’associazione come recapito1 evidenzia, secondo loro, «una persistente mancanza di alloggi accessibili e a prezzi contenuti». Riconoscono tuttavia con favore l’impegno del Cantone, in particolare il progetto «Housing First». La loro conclusione, a sette anni dall’approvazione dell’iniziativa costituzionale, è chiara: «Vale la pena lottare per un diritto fondamentale di questo tipo, così da potervisi continuamente riferire, evidenziare le criticità e ribadire le proprie rivendicazioni.»
Risonanza intercantonale
Oltre al Cantone di Basilea Città, anche i Cantoni di Basilea Campagna, Ginevra e Giura riconoscono il diritto all’alloggio. Tuttavia, il pacchetto di misure adottato da Basilea Città si distingue per portata ed estensione, e potrebbe servire da modello per futuri sviluppi a livello cantonale o federale.
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Le persone che non dispongono di un proprio indirizzo di domicilio possono utilizzare uno degli indirizzi dell’associazione «Schwarzer Peter».